Lacedonia:
Una comunità che accoglie
La comunità Alloggio Casa Figli di Dio sorge nel comune di Lacedonia per offrire ai minori stranieri che vivono condizioni di disagio sociale e familiare, un luogo di “accoglienza temporanea” al riparo da guerre, privazioni e povertà.
Accoglienza e spazi formativi creano un ambiente in cui i minori possono sentirsi sempre più integrati all’interno della comunità di riferimento.
Operatori qualificati ed esperti guidano il minore in un percorso di crescita dell’identità personale e sociale favorendone la progressiva responsabilizzazione e autonomia.
Il 30 Aprile 2022, Città della Luna in collaborazione con il SAI per minori stranieri arrivati in Italia, nell’ambito del progetto Il Posto Giusto, hanno dato forma alla “biblioteca vivente”.
La Biblioteca vivente è un’esperienza coinvolgente dove i libri sono persone in carne ed ossa, disponibili a raccontarsi e interagire con i propri lettori. Per l’occasione, i giovani arrivati in Italia da soli diverranno libri da leggere e ascoltare.
Ogni libro ha un titolo rappresentativo di un aspetto della propria identità, che può essere preso in prestito per una conversazione in cui il lettore può ascoltare la storia e porre delle domande.
La biblioteca rappresenta un modo per superare i pregiudizi e le discriminazioni attraverso il dialogo e la conoscenza.
Un altro progetto molto bello è quello del “Children’s Cafè”.
Si tratta di uno spazio di crescita condiviso, che permette ai bambini di socializzazione, strutturato in modo tale da coinvolgere attivamente i due ambienti che i bambini abitano: il contesto familiare ed il servizio stesso.
Tutti possono divertirsi e socializzare da Children’s Cafe.
Sono accolti i bambini con disabilità, bambine e bambini migranti, cercando di favorire attraverso la socializzazione ed il gioco, l’integrazione con gli altri bambini creando un clima sereno e collaborativo.
Una ludoteca sperimentale quindi, dove la metodologia di intervento si basa sull’offerta di esperienze didattiche laboratoriali, che pongono il bambino al centro nella sua unicità e in relazione con gli altri. In particolare, i laboratori didattici prevedono la manipolazione, il gioco grafico pittorico, il gioco linguistico, degli stimoli visivi, la drammatizzazione, la musica, la psicomotricità e giochi di movimento.
L’associazione Oratorio A.N.S.P.I. Santa Maria Della Cancellata di Lacedonia nell’ultimo triennio ha realizzato dei progetti e delle iniziative a favore dei bambini e ragazzi e della comunità, ludico-creative, di aggregazione, di collaborazione tra varie associazioni locali, teatrali e manuali.
L’A.N.S.P.I. è un’associazione di promozione sociale, la quale si occupa di attività come:
• relazione educativa tra generazioni; bambini, ragazzi, adulti e persone anziane;
• crescita spirituale e sociale dei ragazzi in oratorio;
• educazione alla spiritualità dell’animatore d’oratorio;
• promozione e sviluppo sportivo per i settori in età evolutiva e di base;
• promuove il teatro, sia popolare che culturale favorendo la riscoperta del significato della gestualità;
• promuove, l’attività musicale, allo scopo di suscitare emozioni mettendo in moto quelle risorse personali come: ragione, istinto ed emozioni;
• promuove il turismo, suddiviso in varie tipologie, da quello naturalistico a quello di tipo culturale, sociale e religioso quale strumento per poter visitare incontrare e conoscere;
Inoltre, svolge tutte le attività di volontariato nell’ambito del territorio locale e Nazionale.
Più nello specifico l’A.N.S.P.I. di Lacedonia si è attivato nella realizzazione di progetti come la rappresentazione di presepi e via crucis viventi; gestione dell’oratorio, con attività ludiche e creative, prove di canto, proiezioni film, e pomeriggi a tema; collaborazioni in attività con le bande musicali e le varie associazioni del posto; visita alle persone anziane della Casa di Riposo del paese e molto altro.
Ad occuparsi della comunità c’è anche la Pro Loco di Lacedonia.
Nel rispetto delle sue finalità, quali tutela e valorizzazione del territorio, inteso sia come paesaggio naturalistico e urbanistico, sia come patrimonio culturale fatto di storia, memoria, tradizioni e arte, la Pro Loco Gino Chicone Lacedonia APS ogni anno si impegna nel portare avanti alcune iniziative, nell’interesse della comunità.
In esse c’è prima di tutto la tradizione.
Le consuete manifestazioni che si tenevano nei primi mesi dell’anno, come ad esempio il Carnevale e la tradizionale Rottura della Pignata, oppure ancora il falò di san Giuseppe il 19 marzo sono state annullate da due anni a questa parte a causa del Covid-19. Gli ultimi eventi si sono svolti nel 2020, prima del lockdown nazionale, ma la Pro Loco di Lacedonia conta di poter nuovamente organizzare tali manifestazioni fortemente sentite da tutta la popolazione di Lacedonia. Sempre legata alla tradizione del paese, nel giorno successivo al Carnevale in piazza viene esposta la Quarantana, moglie di Carnevale che, vestita di nero per la dipartita del caro congiunto, rimane appesa per quaranta giorni fino al giorno di Pasqua. Invece, in occasione delle festività dei morti, il 2 novembre, vengono distribuiti gratuitamente alla popolazione “fav-e e cicc’ cuot”.
C’è poi la storia. Come ogni anno la Pro Loco organizza in collaborazione con il Comune e l’associazione “Orfani di guerra” la manifestazione del 4 Novembre e si impegna da anni nel rendere viva la memoria delle vittime in occasione dell’anniversario del terremoto del ’30, nel mese di luglio.
Nelle iniziative della Pro Loco Gino Chicone c’è anche divertimento. Oltre agli appuntamenti di carattere folkoristico, la Pro Loco di Lacedonia realizza molteplici altre attività che spaziano dalla cultura al divertimento, offrendo un calendario di eventi variegato, sia nel periodo estivo che invernale, fatto di spensieratezza e condivisione.
In collaborazione con le altre associazioni del territorio, essa opera per creare momenti di aggregazione per le famiglie, con attività di animazione per bambini, e giovani e meno giovani con degustazioni eno-gastronomiche, come la Sagra del baccalà e “Calici in centro”, momenti di spettacolo, presentazioni di libri di autori irpini e non, concerti e attività alla scoperta e riscoperta dei luoghi lacedoniesi.
C’è solidarietà. La Pro Loco promuove anche giornate di sensibilizzazione, attraverso la partecipazione a campagne nazionali come quella organizzata dal WWF con il progetto “La Natura si fa cura”, per realizzare Oasi negli ospedali pediatrici, e di giornate di prevenzione, come quella organizzata in sinergia con la LILT- sezione provinciale di Avellino, con visite oncologiche gratuite.
E c’è la cultura. Negli ultimi anni la Pro Loco si è caratterizzata soprattutto in ambito culturale con l’istituzione e la gestione del MAVI (Museo Antropologico Visivo Irpino), che è stato inaugurato, dopo mesi di intenso lavoro e di attenta progettazione, il 9 agosto 2017 con la presenza onoraria di Frank Cancian, prof. emerito di antropologia dell’Università della California, a cui si devono 1801 scatti realizzati da lui stesso nel 1957 a Lacedonia. Elemento fondante di questo museo di interesse regionale sono le foto, che il prof. Frank Cancian con grande generosità ha donato alla Pro Loco Gino Chicone di Lacedonia. Tali foto ritraggono le persone nella loro quotidianità: al lavoro, a scuola, in casa, nelle masserie, in processione, nelle feste religiose, in piazza, al bar, lungo le strade, durante le cerimonie. Esse ci raccontano le loro credenze, i loro sentimenti, i loro valori, le loro idee e restituiscono con vivace immediatezza e con forte impatto visivo ed emotivo lo spirito di quel tempo e quel mondo contadino ormai scomparso, rappresentando, oggi, per il paese un’importante testimonianza storica-antropologica visiva. Uno dei successi più grandi del MAVI è stata la mostra dal titolo “FRANK CANCIAN. Un paese del Mezzogiorno italiano. Lacedonia 1957” inaugurata a Roma l’8 ottobre 2020 presso il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari. Oltre a concorsi di fotografia organizzati a livello nazionale con la collaborazione dell’associazione Lapilart, la Pro Loco garantisce visite guidate alle scuole di ogni ordine e grado, anche dei paesi limitrofi, laboratori didattici alla scoperta delle tradizioni e del passato irpini.
Poi c’è la banda musicale U.Giordano, che ha contribuito e contribuisce ogni anno al benessere e alla crescita artistica e culturale della comunità.
Oltre alle consuete occasioni di festa e di concerti, l’attività della banda U.Giordano in questi ultimi anni si è mossa soprattutto nel segno della collaborazione con le altre associazioni del territorio, in particolare con lo Sprar e l’ANSPI al fine di coinvolgere i giovanissimi ospiti minori non accompagnati e avviare un reale processo di inclusione che passa anche attraverso lo scambio interculturale.
L’ essere presenti ai momenti salienti che scandiscono il vivere di una collettività, soprattutto promuovendo l’educazione e la formazione musicale dei giovani rappresenta un valore culturale insostituibile nonché una grande testimonianza civile. Nell’era in cui mezzi di comunicazione sempre più sofisticati tendono a privilegiare i contatti tra persone attraverso modalità virtuali, è importante riscoprire il piacere di incontrarsi per condividere emozioni e suggestioni che nessuna tecnologia potrà mai riprodurre.
La passione per la musica agisce da collante e permette di creare nei partecipanti al gruppo bandistico un orgoglio di appartenenza sano, positivo, profondamente ricco di senso: il provenire da una stessa comunità, lo stare insieme di generazioni differenti, condividere il proprio tempo, rendersi conto dell’ importanza che il gruppo svolge a livello locale, essendo utili alle istituzioni, al Comune come alla Parrocchia: tutto questo rappresenta un valore quanto mai importante in una (in)civiltà dei consumi che tutto mercifica e che riduce la comunicazione a un superficiale contatto.