๐๐ฎ ๐๐๐ฟ๐ฎ๐ฑ๐ฎ ๐ฝ๐ถรน ๐ฎ๐ป๐๐ถ๐ฐ๐ฎ ๐ฑ๐ถ ๐๐ฎ๐ฐ๐ฒ๐ฑ๐ผ๐ป๐ถ๐ฎ ๐๐๐๐โ๐ผ๐ฟ๐ฎ ๐ฒ๐๐ถ๐๐๐ฒ๐ป๐๐ฒ: ๐น๐ฎ ๐ฉ๐ถ๐ฎ ๐ง๐ฎ๐ด๐น๐ถ๐ฎ๐๐ฎ.
Ogni lacedoniese conosce la leggenda della ๐๐ถ๐ผ๐น๐ฒ๐ป๐๐ฎ ๐๐ฒ๐ป๐ฑ๐ฒ๐๐๐ฎ ๐ฑ๐ถ ๐๐ป๐ป๐ถ๐ฏ๐ฎ๐น๐ฒ, che avrebbe avuto ๐๐ฎ๐ฐ๐ฒ๐ฑ๐ผ๐ป๐ถ๐ฎ come teatro, piรน precisamente la strada che da questo evento avrebbe poi ripreso il nome: la ๐ฉ๐ถ๐ฎ ๐ง๐ฎ๐ด๐น๐ถ๐ฎ๐๐ฎ.
Per quanto suggestiva, tale leggenda non trova un riscontro certo nelle fonti, in particolare sembrerebbe una forzatura compiuta da ๐ฃ๐ฎ๐๐พ๐๐ฎ๐น๐ฒ ๐ฃ๐ฎ๐น๐บ๐ฒ๐๐ฒ, storico ottocentesco, quella di collocare il luogo di tale scontro nei pressi di Lacedonia, che egli ritiene si chiamasse anche Erdonea. In realtร la battaglia รจ quella passata alla storia come ๐๐ฒ๐ฐ๐ผ๐ป๐ฑ๐ฎ ๐ฏ๐ฎ๐๐๐ฎ๐ด๐น๐ถ๐ฎ ๐ฑ๐ถ ๐๐ฟ๐ฑ๐ผ๐ป๐ถ๐ฎ, odierna ๐ข๐ฟ๐ฑ๐ผ๐ป๐ฎ ๐ถ๐ป ๐ฃ๐๐ด๐น๐ถ๐ฎ, che si tenne nel 210 a. C..
Lโevento da cui trae origine la leggenda si incrocia con le ๐๐๐ฒ๐ฟ๐ฟ๐ฒ ๐ฃ๐๐ป๐ถ๐ฐ๐ต๐ฒ, combattute tra il 264 e il 146 a.C. tra ๐ฅ๐ผ๐บ๐ฎ ๐ฒ ๐๐ฎ๐ฟ๐๐ฎ๐ด๐ถ๐ป๐ฒ per il dominio del Mediterraneo. I Cartaginesi avevano sbaragliato lโesercito romano nella celeberrima ๐ฏ๐ฎ๐๐๐ฎ๐ด๐น๐ถ๐ฎ ๐ฑ๐ถ ๐๐ฎ๐ป๐ป๐ฒ ๐ฑ๐ฒ๐น ๐ฎ๐ญ๐ฒ ๐ฎ.๐. e i nobili lacedoniesi, appena quattro anni dopo, nel 212 a.C., decisero di ๐ฟ๐ถ๐ฏ๐ฒ๐น๐น๐ฎ๐ฟ๐๐ถ ๐ฎ๐น ๐ฑ๐ผ๐บ๐ถ๐ป๐ถ๐ผ ๐ฑ๐ถ ๐ฅ๐ผ๐บ๐ฎ e di schierarsi dalla parte di ๐๐ป๐ป๐ถ๐ฏ๐ฎ๐น๐ฒ e dei cartaginesi. La veridicitร di tale ribellione non sembra inverosimile considerato il fatto che erano passati circa settantโanni dalla fine delle ๐๐๐ฒ๐ฟ๐ฟ๐ฒ ๐ฆ๐ฎ๐ป๐ป๐ถ๐๐ถ๐ฐ๐ต๐ฒ e probabilmente la popolazione sannita, soggiogata dai romani, covava ancora il desiderio di riconquistare la libertร perduta.
Sul posto accorse immediatamente lโ๐ฒ๐๐ฒ๐ฟ๐ฐ๐ถ๐๐ผ ๐ฟ๐ผ๐บ๐ฎ๐ป๐ผ guidato dal proconsole ๐๐ป๐ฒ๐ผ ๐๐๐น๐๐ถ๐ผ ๐๐ฒ๐ป๐๐๐บ๐ฎ๐น๐ผ, con lโintento di riconquistare la cittadina che si era ribellata a Roma. Informato dellโarrivo dei Romani, anche ๐๐ป๐ป๐ถ๐ฏ๐ฎ๐น๐ฒ ๐ฎ๐ฐ๐ฐ๐ผ๐ฟ๐๐ฒ ๐ฎ ๐๐ฎ๐ฐ๐ฒ๐ฑ๐ผ๐ป๐ถ๐ฎcon il proprio esercito, in difesa della cittร che gli si era dichiarata fedele e ๐๐ฐ๐ผ๐ป๐ณ๐ถ๐๐๐ฒ ๐นโ๐ฒ๐๐ฒ๐ฟ๐ฐ๐ถ๐๐ผ ๐ฟ๐ผ๐บ๐ฎ๐ป๐ผ, sorpreso dallโarrivo dei cartaginesi. In tredicimila morirono durante la battaglia e tra questi cadde anche il proconsole Gneo Fulvio Centumalo.
Tuttavia, appena dopo la vittoria, Annibale venne a conoscenza del fatto che i ๐ป๐ผ๐๐ฎ๐ฏ๐ถ๐น๐ถ ๐น๐ฎ๐ฐ๐ฒ๐ฑ๐ผ๐ป๐ถ๐ฒ๐๐ถ avevano ritrattato la propria posizione volendosi schierare nuovamente ๐ฑ๐ฎ๐น๐น๐ฎ ๐ฝ๐ฎ๐ฟ๐๐ฒ ๐ฑ๐ฒ๐ถ ๐ฟ๐ผ๐บ๐ฎ๐ป๐ถ e mise in atto la ๐ฐ๐ฒ๐น๐ฒ๐ฏ๐ฟ๐ฒ ๐๐ฒ๐ป๐ฑ๐ฒ๐๐๐ฎ da cui la strada, ancora esistente oggi, prende il nome. Temendo, infatti, che in seguito alla sua partenza la cittร non sarebbe rimasta a lui fedele, il generale cartaginese ordinรฒ la ๐ฑ๐ฒ๐ฐ๐ฎ๐ฝ๐ถ๐๐ฎ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ di tutti i nobili lacedoniesi che avevano cercato di trattare con i romani e, al fine di evitare completamente il rischio del tradimento, ordinรฒ che tutta la cittร venisse ๐ถ๐ป๐ฐ๐ฒ๐ป๐ฑ๐ถ๐ฎ๐๐ฎ e che gli abitanti venissero trasferiti a Metaponto.
Il teatro della ๐ฑ๐ฒ๐ฐ๐ฎ๐ฝ๐ถ๐๐ฎ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ dei nobili lacedoniesi, secondo tale leggenda, sarebbe stato proprio lโattuale ๐๐ถ๐ฎ ๐ง๐ฎ๐ด๐น๐ถ๐ฎ๐๐ฎ che riprende il nome dalla traduzione letterale del termine con cui i romani denominarono la strada in seguito alla tragica vendetta e cioรจ ๐๐๐๐๐๐จ,๐๐จ: ๐บ๐ฎ๐๐๐ฎ๐ฐ๐ฟ๐ผ, ๐๐๐ฟ๐ฎ๐ด๐ฒ, ๐บ๐ฎ ๐ฎ๐ป๐ฐ๐ต๐ฒ ๐๐ฎ๐ด๐น๐ถ๐ผ.